Il nuovo singolo di Slash & Myles Kennedy… cool!

You’re the voice of reason that I can’t escape,
Cut me down a thousand times a day
I don’t need you anymore
I don’t need you anymore
I trusted you and there was no one else
All you did was make me doubt myself
Don’t believe you anymore
Don’t believe you anymore

You bled me out, you tore me down
Your time has come, you can go.

‘Cause you’re a lie (lie), lie (lie)
All my faith has been wasted, wasted
‘Cause you’re a lie (lie), lie (lie)
I don’t need you to save me anymore

I’m fragile, but I’m not a fool
I won’t hear another word from you.
You won’t hurt me anymore
You won’t hurt me anymore

The hand I held just held me down
It took so long, now I know

‘Cause you’re a lie (lie), lie (lie)
All my faith has been wasted, wasted
‘Cause you’re a lie (lie), lie (lie)
I won’t sit here and take this anymore

You can say anything that you wanna say
But my intention’s long gone and turned away
You’re such a lie, you were only the enemy
Everything you are I will deny

‘Cause you’re a lie (lie), lie (lie)
I’ll just come out and say it, say it
‘Cause you’re a lie (lie), lie (lie)
All my faith has been wasted, wasted
‘Cause you’re a lie (lie), lie (lie)
I don’t need you to save me anymore
I don’t need you to save me anymore
I don’t need you to save me anymore

Letto su internet

Pubblicato: aprile 12, 2012 in Pirla di saggezza

Le ragazze di una volta sapevano cucinare come la madre, ora bevono come il padre

E.

Pubblicato: aprile 5, 2012 in Aforismi e frasi celebri

Una tempesta terribile si abbatté sul mare.

Lame affilate di vento gelido trafiggevano l’acqua e la sollevavano in ondate gigantesche che si abbattevano sulla spiaggia come colpi di maglio, o come vomeri d’acciaio aravano il fondo marino scaraventando le piccole bestiole del fondo, i crostacei e i piccoli molluschi, a decine di metri dal bordo del mare.

Quando la tempesta passò, rapida come era arrivata, l’acqua si placò e si ritirò.

Ora la spiaggia era una distesa di fango in cui si contorcevano migliaia di stelle marine. Erano tante che la spiaggia sembrava colorata di rosa.

Il fenomeno richiamò molta gente da tutte le parti della costa. Arrivarono anche delle troupe televisive per filmare lo strano fenomeno.
Le stelle marine erano quasi immobili. Stavano morendo.

Tra la gente, tenuto per mano dal papà, c’era anche un bambino che fissava con gli occhi pieni di tristezza le piccole stelle di mare. Tutti stavano a guardare e nessuno faceva niente.

All’improvviso il bambino lasciò la mano del papà, si tolse le scarpe e le calze e corse sulla spiaggia. Si chinò, raccolse con le piccole mani tre piccole stelle di mare e, sempre correndo, le portò nell’acqua. Poi tornò indietro e ripeté l’operazione.
Dalla balaustrata di cemento, un uomo lo chiamò.
“Ma che fai ragazzino?”
“Ributto in mare le stelle marine. Altrimenti muoiono tutte sulla spiaggia” rispose il bambino senza smettere di correre.
“Ma ci sono migliaia di stelle marine su questa spiaggia: non puoi certo salvarle tutte. Sono troppe!” gridò l’uomo. “E questo succede su centinaia di altre spiagge lungo la costa! Non puoi cambiare le cose!”.
Il bambino sorrise, si chinò a raccogliere un’altra stella di mare e gettandola in acqua rispose: “Ho cambiato le cose per questa qui!”.

L’uomo rimase un attimo in silenzio, poi si chinò, si tolse le scarpe e le calze e scese in spiaggia. Cominciò a raccogliere stelle marine e a buttarle in acqua.
Un istante dopo scesero due ragazze ed erano in quattro a buttare stelle marine in acqua. Qualche minuto dopo erano in cinquanta, poi cento, duecento, migliaia di persone che buttavano stelle di mare nell’acqua.

Così furono salvate tutte.
Perché un bambino aveva avuto il coraggio di cominciare.

Uffffffffff

Pubblicato: aprile 4, 2012 in Me, myself & other

Ho voglia di qualcosa di nuovo.

No more words

Pubblicato: aprile 3, 2012 in Me, myself & other

Una vecchia amica, colei che conosci da quando avevi 15 anni. Colei che hai sempre aiutato nei momenti di difficoltà. Che hai aiutato in tutti i modi e che hai voluto bene perchè dopotutto era una brava ragazza. La ragazza che hai consolato per mesi interi perchè aveva rotto col fidanzato poco prima del matrimonio. Poi è arrivato il ricongiungimento e da lei solo silenzio nei tuoi confronti. Indifferenza verso colui che l’ha tenuta a galla quando stava affondando. E nel tuo momento più buio lei ti restituisce la sua amicizia sotto forma del nulla più totale.
Che schifo. Non rabbia, non tristezza, non delusione. Solo schifo.

Foo Fighters – Everlong

Pubblicato: aprile 3, 2012 in Musica
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E a volte ti rendi conto che una canzone vale più di mille inutili parole.

http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=cHDW8BYh7eI#t=24s

Hello
I’ve waited here for you
Everlong

Tonight
I throw myself into
And out of the red, out of her head she sang

Come down
And waste away with me
Down with me

Slow how
You wanted it to be
I’m over my head, out of her head she sang

And I wonder
When I sing along with you
If everything could ever feel this real forever
If anything could ever be this good again

The only thing I’ll ever ask of you
You’ve got to promise not to stop when I say when
She sang

Breathe out
So I could breathe you in
Hold you in

And now
I know you’ve always been
Out of your head, out of my head I sang

And I wonder
When I sing along with you
If everything could ever feel this real forever
If anything could ever be this good again

The only thing I’ll ever ask of you
You’ve got to promise not to stop when I say when
She sang

And I wonder
If everything could ever feel this real forever
If anything could ever be this good again

The only thing I’ll ever ask of you
You’ve got to promise not to stop when I say when
She sang

Cose da non dimenticare 1

Pubblicato: marzo 29, 2012 in Cose da non dimenticare

La capitale dell’Italia è Roma

Coincidenze

Pubblicato: marzo 29, 2012 in Me, myself & other

Quando sei sicuro che stai vivendo una routine pesante e che difficilmente riuscirai a cambiare rotta succede sempre qualcosa di imponderabile. Qualcosa che ribalta le tue convinzioni. Marzo è stato un mese speciale, come non ne vivevo da troppo tempo.
Ed è bastato andare a Londra da quell’amico così diverso da te ma che allo stesso tempo ti completa e che per puro caso ti fa vivere una nottata che ti stravolge.
E pensi: “sono ancora pronto a mettermi in discussione”.
Poi vai a fare un colloquio per un lavoro importante, pensi che riuscire a superare il colloquio sarà dura ed infine ti rendi conto che è un lavoro cucito su misura per te.
E pensi: “ho ancora voglia di migliorarmi”.
Nel mezzo, per puro caso, ti imbatti in un blog e leggi quello che hai nella tua testa visto dagli occhi di un’altra persona con il linguaggio di un’altra persona. Ci scambi due commenti e ti senti affascinato da una persona che non hai idea di chi sia e da dove venga.
E pensi: “esistono ancora persone con cui vale la pena confrontarsi”.
Ed infine, sei alla vigilia di un viaggio a Bruxelles dove riabbraccerai due vecchi amici con cui hai vissuto esperienze importanti e che non vedi da una vita.
Ti senti emozionato e pensi: “sono ancora vivo”.

Un vecchio modo di dire recita: “Marzo è pazzo”. Il mio lo è stato oltre ogni possibile immaginazione.